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Ancora una volta, dopo 64 anni dalla sua nascita, il Falco continua a stupire gli appassionati e gli intenditori !


Un breve racconto di un bellissimo, unico, indimenticabile volo con il Falco I-MIKI e con  Vanni suo proprietario e  Vice Presidente del FalcoClub.




All’inizio dello scorso anno 2019 ho ricevuto dall’amico Jean Birgen il programma del Memorial Hans Gutmann Rally.

Jean Birgen è il rappresentante lussemburghese per l’Aviazione Generale presso la Federazione Aeronautica Internazionale ed è incaricato di organizzare annualmente, per conto della stessa Federazione, un rally in memoria del noto Hans Gutmann, appassionato pilota, organizzatore di eventi aeronautici che ha ricoperto negli anni diversi incarichi nella FAI compreso quello di Presidente della General Aviation Commission.

E’ stato con vero piacere che ho aderito all’iniziativa aperta a tutti gli Aero Club nazionali federati coinvolgendo l’amico Vanni per poi diventare parte del suo equipaggio non essendo ancora pronto al volo il mio Falco I-CIRE.

Purtroppo né l’Ufficio Sportivo dell’Aero Club d’Italia, né il responsabile per l’Aviazione Generale, né il rappresentante per l’Aviazione Generale Italiana presso la FAI, sebbene informati, hanno ritenuto opportuno diffondere l’invito privando così tutti gli appassionati di volo italiani di una rara e bellissima esperienza. Per questo motivo noi siamo stati l’unico equipaggio italiano a potersi iscrivere rientrando nel numero chiuso dei 16 equipaggi ammessi.



13 Giugno 2019    Aeroporto di Carpi LIDU   Rifornimento prima della partenza per Kerkira LGKR  (07.00z - 10.20z)

Rifornimento a Kerkira per Cengz-Topel LTBQ dirottato poi per Alexandropolis LGAL  (12.10z - 14.30z)

In finale ad Alexandropolis LGAL dove siamo dovuti atterrare in quanto l’autorizzazione di atterraggio in Turchia era valida per il giorno seguente.

14 Giugno 2019  -  Aeroporto di Alexandropolis LGAL -  Pronti a decollare per Cengiz-Topel LTBQ  (08.30z - 09.45z)


Preparare tutta la documentazione richiesta per i sorvoli e gli atterraggi, non è stata cosa facile e tanto meno veloce.
In Turchia siamo stati autorizzati ad atterrare sull’aeroporto militare di Cengiz-Topel LTBQ, non lontano da Istanbul e sede di un reparto della marina militare turca, dove ci siamo riuniti per l’inizio del rally con i restanti equipaggi provenienti da tutta Europa e non solo.



Istanbul  -  Mare di Marmara  -  In avvicinamento a Cengiz-Topel LTBQ

Finale a Cengiz-Topel LTBQ

Appena arrivati a LTBQ

Istanbul  -  La Grande Moschea


In uscita dalla Turchia verso Israele, gli organizzatori hanno scelto l’aeroporto di Dalaman LTBS dove abbiamo potuto rifornire e fare dogana.


16 Giugno 2019  -  Rifornimento a Cengiz-Topel LTBQ diretti a Dalaman LTBS  (05.50z - 07.30z)

Meteo in peggioramento e poco invitante prima della partenza per Dalaman LTBS

Finalmente on top!

Finale a Dalaman LTBS

Dalaman LTBS  -  L’ospitale ala del Cessna è certamente più comoda di quella del Falco in attesa di poter proseguire per Israele

Rifornimento a Dalaman LTBS per Haifa LLHA  (10.35z - 12.35z)

I-MIKI è troppo veloce e ...  il radar non riesce a rilevare la sua velocità !


Con Israele, per essere accettati, la procedura è stata più complicata essendo lo Stato in una situazione di massima allerta. Premesso che  il VFR per tutti gli aerei civili è proibito, è stato solo grazie all’importanza della FAI e all’interessamento dell’AOPA locale che, inviando con largo anticipo una infinità di documenti e dati personali (tra gli altri i nominativi dei nostri familiari, padri e figli compresi), abbiamo ricevuto un’autorizzazione preliminare; quella definitiva, insieme all’approvazione del piano di volo per Haifa LLHA, l’abbiamo ottenuta prima di mettere in moto da Dalaman telefonando ad un numero del controllo/el mussad israeliano.
Durante la telefonata bisognava rispondere a delle domande già concordate più di un mese prima come, ad esempio: il nome di tua madre, di che colore è la tua auto, in che giorno sei nato, ecc.



In finale ad Haifa LLHA


In ogni aeroporto c’era sempre un pullman riservato per il trasferimento in hotel con una guida esperta che, nel giorno di riposo previsto tra una tratta e l’altra, ci accompagnava durante le escursioni organizzate.
Bellissime la città di Istanbul e di Haifa, suggestiva la Galilea e il lago di Tiberiade ma la giornata indimenticabile è stata quella in cui da Haifa, con un volo apparentemente breve (90nm) e non impegnativo, siamo atterrati a Masada (Metzada) LLMZ.
La mia impressione è stata quella di aver indossato dopo anni nuovamente l’uniforme: ci avevano militarizzato!

L’ordine di partenza era stato stabilito in base alla velocità di crociera degli aerei, i decolli dovevano avvenire ogni tre minuti per poi seguire scrupolosamente un percorso non rettilineo composto da quindici reporting points. Gli aerei erano stati suddivisi in tre flight e ad ogni flight era stato dato un nome, l’I-MIKI era il numero 9 alla partenza ed ora il suo nominativo era Lion 4, trasponder 5127.
Durante il volo eravamo  sotto controllo radar e continuamente in contatto con l’operatore che ci seguiva chiedendoci di modificare spesso rotta e quota. Dopo quasi un’ora di volo, lasciato ad Est il confine della Siria e della Giordania, in un paesaggio desertico, sulle rive del Mar Morto, eccoci in lungo finale a Masada…….. quando le ruote toccarono terra l’altimetro indicava 1240 piedi sotto il livello del mare. Eravamo atterrati sull’aeroporto più basso del mondo!
Sopra di noi puntini luminosi lasciavano una scia bianca: la caccia israeliana sempre all'erta.



I primi 6 reporting points per Masada

In finale a Masada LLMZ

Masada. Tutto OK, siamo a 387 metri sotto il livello del mare



Prima di proseguire in pullman per un veloce bagno nel salatissimo Mar Morto e poi per Gerusalemme, abbiamo raggiunto in pochi minuti con una veloce funivia il meraviglioso sito archeologico di Masada con il suo palazzo-fortezza arroccato, difeso e quasi inespugnabile anche grazie alla peculiare conformazione geomorfologica della zona.
La nostra guida ci indicava agli altri equipaggi come i discendenti di quegli ANTICHI Romani che, oltre 2000 anni fa, avevano realizzato l’imponente rampa ancora visibile e che ancor oggi ha dell’incredibile, che permise di colmare il dislivello di circa 133 metri tra la fortezza e il campo romano e quindi di arrivare ad insidiarne le mura con le torri di assedio e gli arieti.


Tra le rovine di Masada - Superquark 05/07/2017
https://youtu.be/SJn-_MoX5eY



Sullo sfondo l’aeroporto di Masada, il Mar Morto e il confine con la Giordania

Bagno nel Mar Morto

Gerusalemme  -  Il muro del pianto


Da Haifa il programma  prevedeva di proseguire verso Sud ed iniziare la visita dell’Egitto atterrando ad Hurghada HEGN ma purtroppo, per motivi di sicurezza del momento, le autorità egiziane non ci hanno confermato l’autorizzazione a proseguire e quindi siamo stati costretti a rientrare ad Haifa.
Dopo aver trascorso una giornata visitando la città di Tel Aviv, ogni equipaggio ha deciso autonomamente come terminare il viaggio.
E’ stato così che l’I-MIKI, dopo una salita ripidissima imposta dal controllo di Haifa per raggiungere un punto obbligatorio di uscita, ha cominciato la sua corsa puntando verso Ovest Nord-Ovest lasciando sulla sua destra l’isola di Cipro e atterrando a Rodi giusto il tempo necessario per rifornire.

In serata eravamo di nuovo sul suolo italiano!

Durante tutte le tratte il superbo Falco II^ serie I-MIKI n.c. 119 dell’Aviamilano, classe 1958, ha stupito tutti gli altri equipaggi  suscitando ammirazione per la sua bellezza e le sue prestazioni.
Unico esemplare ad avere sotto il cofano un motore da 170hp, si è dimostrato un aereo attualissimo, perfetto per ospitare comodamente due persone ed il relativo bagaglio, affidabile, agilissimo e capace di mantenere un’elevata velocità di crociera che molte volte, a 8000 piedi, ci ha fatto leggere più di 180kts di ground speed.   Bravo  I-MIKI !

      
   Falco 11

Presidente FalcoClub


 
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